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lunedì 2 maggio 2011

Zeppole e panzerotti

Maggio è tempo di diete, amo questo periodo dell'anno in cui i telegiornali ed i programmi di approfondimento che fino a poche settimane si occupavano della crisi in medio oriente cominciano a trattare di perdita di peso invitando esperti che si accapigliano tra di loro cercando di convincerci che si possono mangiare anche 200 gr di pasta ben condita con l'accortezza di mangiarla prima delle otto del mattino per poi concludere la puntata col dire che la dieta mediterranea è la migliore, mangiare poco ma di tutto eblabla e blabla. Banale e consolatorio, ma tanto divertente da seguire!
Tutto questo per dire che anche io come ogni uomo, donna, cosa o animale (credo che anche il mio cane improvvisi posizioni di pilates a mia insaputa in vista della prova costume), sono a dieta, Amen.
Ma le zeppole e panzerotti non vi sembrano il piatto migliore per suggellare la fine di un periodo di lascivia alimentare?





Vanno mangiate rigorosamente dagli ambulanti che come friggitoria hanno un'apecar modificata e sono un prodotto tipico della provincia napoletana più che della città stessa.
Le zeppole sono frittelle di pastella lievitata molto semplice, io chiaramente spio i movimenti dell'abulante e la pastella è davvero molto cremosa al momento del tuffo nel calderone di olio. I panzerotti invece non sono altro che crocchette di patate a pasta gialla con aggiunta di pepe e prezzemolo, sono senza panatura esterna e come facciano a non disfarsi a contatto con l'olio per me rimane ancora un mistero.A differenza dell'ambulante potreste trovare anche i triangoli di polenta fritta.
Vi verranno servite bollenti in un sacchetto di carta assorbente (tipo carta paglia) e fogli della stassa carta vi verranno dati come tovaglioli.
Un consiglio è quello di aprire la zeppola infilandoci il panzerotto dentro, provare per credere!


Probabilmente prima o poi seguirà la loro ricetta, ma purtroppo o per fortuna questo è uno di quei cibi che fatto a casa avrà tutto un altro sapore rispetto a quello acquistato. Uno dei segreti pare che sia lo stesso olio usato per più e più fritture, ma noi non ci farete caso, chiudete anche un occhio sul qualche regola di igiene (non facciamo le signorinelle se toccano i pezzi con le mani) e se siete in zona gustatevi questa bontà.

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